Giardino “Orto aureo”


LUOGO: Pordenone – “4° Festival dei Giardini" - Fiera Ortogiardino

ANNO: 2015

SUPERICIE: 200 mq

DESCRIZIONE: Leonardo Pisano, detto il Fibonacci (1170-1242), considerato uno dei più grandi matematici di tutti i tempi, ha contribuito alla rinascita delle scienze esatte dopo la decadenza dell'Impero Romano. Fibonacci è noto, soprattutto, per la sequenza di numeri da lui individuata e conosciuta, appunto, come "Successione di Fibonacci" - 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89 ... - in cui ogni termine è la somma dei due che lo precedono. E’ stato osservato come questa sequenza sia presente in diverse forme naturali, come ad esempio negli sviluppi delle spirali delle conchiglie. Una particolarità della sequenza è che il rapporto fra le coppie di termini successivi aumenta progressivamente per poi tendere molto rapidamente al numero 1,61803..., noto con il nome di rapporto aureo o Sezione Aurea.

Sulla base di questa teoria, rimanendo fedeli al tema del concorso "Armonia e botanica in giardino", il progetto proposto nasce dall’unione della successione di Fibonacci, sequenza spesso visibile appunto tra le armonie che propone la natura, ed il luogo ove la densità della biodiversità raggiunge i livelli massimi, ossia l’orto botanico. In questo caso ci si è ispirati a quello di Padova che risulta essere il più antico Orto Botanico Universitario d’Europa e, nello specifico, che presenta una parte centrale ad alta valenza storica, avente una forma circolare e quindi fondibile con la sezione aurea.

Partendo da questo principio l'area di lavoro è stata suddivisa in due parti, che vanno a fondersi l’una con l’altra per mezzo di piccoli sentieri e passaggi. Nella prima è possibile identificare un “parterre” di ghiaia composto da aiuole di specie officinali, caratteristiche della macchia mediterranea e presenti anche nell’orto botanico padovano, disposte in modo tale da formare eleganti disegni geometrici, diversi uno dall'altro. In questa zona sono presenti anche piante utilizzate per l’arte topiaria come Buxus sempervirens ed Ilex crenata, spesso impiegate nei giardini all’italiana, la cui planimetria porta ad immaginare. La seconda parte, collegata alla prima per mezzo di passaggi, fa riferimento alla figura della spirale equiangolare basata sul rettangolo aureo, suggerita da fioriture tipiche stagionali (Erica spp., Azalea, Nandina, ecc). Nel fulcro della composizione vi è un albero appartenente al genere Quercus, scelto perché tra i pochi vegetali arborei a rappresentare pertinacia, flessibilità e soprattutto adattabilità, esprimendo la volontà si “essere” in perfetta armonia nella natura.