Viale pubblico


LUOGO: Pordenone (PN)

ANNO: 2017

SUPERICIE: 200 mq

COLLABORATORI: Dott.ssa Agr. Vanna Funes, Dott.ssa For. Vera Clarina Bortoluzzi, Dott. Agr. Fabio Secco

DESCRIZIONE: L’idea progettuale è rivolta a coniugare le peculiarità delle aiuole esistenti con gli elementi architettonici e infrastrutturali presenti nell'isolato semiaperto, “riempendo” gli spazi pubblici presenti in modo da riqualificare questa porzione di tessuto cittadino, quale porta d’ingresso del centro città. La proposta avanzata nasce dalla volontà di rendere particolarmente attraente Viale Martelli utilizzando oltre a vegetazione erbacea, arbustiva ed arborea anche elementi abiotici d’effetto che rappresentino ciò che la natura ci offre, come il colore, la luce, l’acqua, quali elementi connaturati al benessere dell’uomo.

L’acqua è l’elemento predominante che contraddistingue la città di Pordenone, la quale è raffigurata nello stemma del comune medesimo. L’acqua stessa ha contribuito alla ricchezza della città nel tempo dapprima durante i traffici fluviali da e verso Venezia, in seguito quale forza motrice di mulini e opifici. La luce e il colore, sono stati scelti in quanto in natura tutto è luce e colore. Nel giardino il colore è sempre il grande protagonista e fonte di emozione e la luce è volume e scultura. Nei piccoli “giardini” di Viale Martelli questi elementi possono concorrere a “rallegrare” il tono tra i palazzi di cemento. Alla base della progettazione vi è, inoltre, la volontà di ridurre al minimo gli interventi di manutenzione e il consumo dell’acqua impiegando specie che richiedono interventi di potatura minimi e poco esigenti dal punto di vista idrico.

L’impiego di specie erbacee perenni tappezzanti in sostituzione dell’uso attuale di piante annuali da fiore, a copertura delle aiuole, eliminerà la necessità di intervenire due volte all'anno, estate e autunno, per la messa a dimora di annuali. La scelta delle specie vegetali deriva, inoltre, da un’accurata selezione basata su una buona capacità di adattamento all'ambiente urbano e di norma non soggette ad attacchi di patogeni e parassiti vegetali, particolare da non sottovalutare in seguito alle restrizioni imposte dal nuovo Piano di Azione Nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari che limitano al massimo gli interventi fitosanitari ammessi in ambito di verde pubblico.